Luciano Gallino, professore Emerito dell’università di Torino, rappresenta una delle voci di intellettuali ed economisti che sempre più di frequente si levano contro l’Unione Europea e l’Euro.  Diverse le misure e le soluzioni proposte per contrastare la crisi in atto. Taluni, pur criticando aspramente l’attuale assetto politico-economico europeo, non arrivano però ad auspicarne la fine e quindi l’abrogazione della moneta unica con il conseguente ritorno alla sovranità (in primis quella monetaria) degli Stati-nazione. Altri invece sono decisamente a favore di quest’ultima soluzione, considerandola l’unica possibilità di porre fine alle sofferenze dei popoli provocate dalle decisioni dell’establishment europeo.

Gallino fornisce un quadro realistico e preciso della situazione proponendo la revisione dei trattati europei. Quella di Gallino rischia di essere però una soluzione tanto inattuabile quanto inadeguata. Inattuabile perché la classe di burocrati e banchieri al potere difficilmente sarà disposta a  ridiscutere le “regole” democraticamente. Inadeguata perché di fronte ad un sistema di governance europea fallimentare e distruttiva, l’idea di modificare i trattati sembra essere una soluzione del tutto insufficiente a risolvere i problemi che oggi ci troviamo ad affrontare.